FEDERICO MACHEDA
Attaccante
Nato a Roma il 22 agosto 1991
Esordio in A: -
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2003-04 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2004-05 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2005-06 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2006-07 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2007-08 |
MANCHESTER U. |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2008-09 |
MANCHESTER U. |
A |
4 |
2 |
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2009-10 |
MANCHESTER U. |
A |
5 |
1 |
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2010-11 |
MANCHESTER U. |
A |
7 |
1 |
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41 |
Gen.2011 |
SAMPDORIA |
A |
14 |
0 |
2 |
1 |
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2011-12 |
MANCHESTER U. |
A |
3 |
0 |
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Gen.2012 |
QUEENS PARK R. |
A |
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(legenda)
Tra i tanti adolescenti romani che vedranno la partita in trasferta da casa, con i genitori, e quella in casa allo stadio, ci sarà anche Federico Macheda da Lunghezza, cognome spagnoleggiante ma italiano a tutti gli effetti, sedici anni compiuti ad agosto, e un talento calcistico fuori dal comune. Che lo ha portato lontano: per lui è quella di stasera la gara in trasferta, da quest’estate vive e gioca a Manchester, contratto triennale e famiglia al seguito. L’anno scorso stava (sotto età) con gli Allievi Nazionali della Lazio, a luglio la società aveva deciso di convocarlo per il ritiro della prima squadra, perché era uno dei gioiellini del settore giovanile ma anche per farlo sentire importante, lui che ormai era diventato tifoso biancoceleste, dopo aver simpatizzato per il Milan da bambino.
La puzza di bruciato si cominciava ad avvertire, qualcosa si era rotto già un anno e mezzo prima, pochi mesi dopo che due i due pezzi pregiati dei ’91 della Lazio, D’Alessandro e Di Stefano, erano passati alla Roma. C’era la paura che qualcun altro seguisse l’esempio, i due che non avevano ancora firmato il vincolo, Malomo e Macheda, centromediano e centravanti, furono messi fuori rosa, fatti allenare da soli, e sottoposti ad ogni genere di pressione per rinnovare. Il primo tenne duro, non giocò più fino a fine stagione, poi si presentò a Trigoria, il secondo era deciso a fare lo stesso, sapeva che alla Roma lo avrebbero accolto a braccia aperte, ma non se la sentì di rimanere inattivo tutti quei mesi, e firmò per rientrare in squadra per le finali scudetto.
Solo che il vincolo è buono per giocare in serie A, per respingere l’assalto delle società italiane, carta straccia se arriva una straniera con un contratto vero: Lotito borbottò qualcosa ma sapeva di non poter fare nulla.
Tanti amici tra i coetanei di Lazio e Roma – con D’Alessandro andava al mare insieme, a Ostia, fino a un paio d’estati fa, Petrucci e Brosco li ritrova in under 17, gli altri li è venuti a trovare a novembre, guest star sulle tribune di Formello per il derby Allievi – ma adesso Macheda comincia a respirare il calcio dei grandi. Preso per The Academy, rosa di ragazzi dall’89 al ’91, l’equivalente inglese della Primavera, giovedì scorso, dopo una ventina di minuti contro il Liverpool, ha giocato la prima da titolare nel campionato riserve, 3-1 contro il Newcastle. Roba seria, giocatori adulti: tra gli avversari l’ex interista Emre Belozoglu (e un altro italiano, l’ex atalantino Zamblera, scappato durante l’ultimo Viareggio), tra i compagni Mikael Silvestre, che al 54’ gli ha servito il pallone dell’1-0, controllo e tiro d’esterno destro, primo gol nella categoria. Senza viaggio premio: a dicembre stavano per portarlo a Roma per la gara di ritorno del girone (da ospite, non da convocato), questa volta aveva da fare: titolare ancora con il Newcastle, insieme a Gary Neville, con la maglia numero 9. Per andare all’Olimpico, a vedere la squadra che stava per tesserarlo, ci sarà tutto il tempo.
(Francesco Oddi - 1 aprile ’08)
La scheda (manutd.com)
La carriera in nazionale (figc.it)